Pesaro Capitale, Ricci e Perugini: «30 milioni ma Destra assente»
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Report Pesaro Capitale, Ricci e Perugini: «Trenta milioni di indotto ma la Destra assente»

Il candidato Governatore: «Obiettivo rendere le Marche una regione europea». Il capogruppo: «C'è chi ha solo screditato»

Pesaro in una veduta aerea

PESARO – Report Capitale della Cultura, il candidato governatore Matteo Ricci spinge sul turismo per tutte le Marche.

«Il report di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 racconta di un anno straordinario che ci ha permesso di rilanciare turismo ed economia di un’intera provincia portando oltre 30 milioni di indotto e di superare il milione di presenze turistiche, registrando un aumento di 265 mila visitatori, incrementando del 101% le presenze nei luoghi della cultura. Così abbiamo reso Pesaro una città nazionale, l’obiettivo ora sarà rendere le Marche una regione europea con la candidatura di Pesaro-Urbino a Capitale della Cultura Europea 2033».

Ricci prosegue: «Per la Capitale Europea il progetto è quello di valorizzare l’intera regione, dedicando ad ogni provincia marchigiana una stagione dell’anno. Per portare avanti questo progetto serve però una Regione che ci creda davvero. Cultura vuol dire turismo, economia, lavoro, nuove prospettive per i nostri giovani. Le Marche custodiscono un patrimonio straordinario di cultura e bellezza, dobbiamo valorizzarlo – conclude Ricci – Perché anche dalla cultura parte un cambio di Marche».

Il capogruppo Pd Marco Perugini sottolinea: «Il report di Pesaro 2024 non è solo un consuntivo: è la prova tangibile che una visione politica coraggiosa, integrata e strutturata può trasformare un territorio. I numeri parlano chiaro: la cultura genera crescita, produce economia e rafforza l’identità collettiva. E questa volta è stato tutto sotto gli occhi dei pesaresi – e non solo: +275.000 presenze complessive che hanno generato un indotto economico stimato in 30 milioni di euro sul territorio. Ogni turista, secondo la Camera di Commercio, spende mediamente 118 euro. Sono numeri spaventosamente positivi. Numeri che certificano, senza ambiguità, che la politica culturale di questa città è stata ed è una politica efficace, concreta e strategica».

Perugini precisa: «E ancora più significativo è l’effetto moltiplicatore delle risorse pubbliche: a fronte di 3 milioni di euro investiti complessivamente da Comune, Stato e Regione, il ritorno economico per il territorio è stato di circa 30 milioni. Dieci volte tanto. È su questi dati che si devono giudicare le politiche pubbliche, non sulle chiacchiere. Il merito è di chi, come il vicesindaco Daniele Vimini, ha saputo costruire negli anni un progetto di lungo respiro, partecipato, inclusivo, e soprattutto radicato nel territorio. Dispiace constatare che, anche di fronte a questi risultati, la destra marchigiana continui a comportarsi come se Pesaro 2024 non fosse mai esistita. Non una proposta, non un sostegno, non un’idea. Assenti alla presentazione del report, come sono stati assenti per tutto l’anno della Capitale. Non hanno fatto altro che strumentalizzare, polemizzare, tentare di screditare un percorso che invece ha reso grande la nostra città. Si auguravano che andasse tutto male».

Perugini chiude: «Ora la sfida della Capitale Europea della Cultura 2033. Pesaro c’è. Il territorio è pronto. Serve solo che tutti, a partire dalla Regione, decidano da che parte stare».

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