JESI – Consultazione popolare Edison, i dati: 3.439 i partecipanti al voto, 3.309 (96,22%) si sono dichiarati contrari all’impianto di trattamento di rifiuti anche pericolosi e 130 (3,78%) favorevoli. Sono state 2.678 le persone a votare on line, 761 quelle che l’hanno nei tre punti di assistenza che erano stati attivati per l’acceso alla piattaforma.
Consultazione Edison, la valutazione del sindaco Fiordelmondo
Sul voto, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo rimarca: «Una risposta importante, anche su base oggettiva. Il primo dato è quello di una partecipazione ampia ad una esperienza nuova, che la città non aveva mai fatto e nuova anche rispetto alla tipologia dello strumento. E una risposta che ci fornisce un dato di contrarietà aderente a tutto il percorso fatto in questi mesi. E che a questo percorso dà ulteriore forza. Un dato che all’interno del procedimento avrà un suo peso e che consegneremo alla Provincia, dando ancora valore ad una posizione politica che la città ha già espresso».
Sui numeri, secondo Fiordelmondo: «Quasi 3.500 persone sono tante. Il maggior dato raccolto da una consultazione popolare nelle sue diverse forme: più della raccolta firme, più del voto per la costituzione dei comitati di quartiere, più di primarie o altre occasioni. Di fatto la prima vera consultazione popolare su base istituzionale organizzata da questo Comune. Aver raccolto il voto di circa il 10% del corpo elettorale attivo della città è assolutamente rilevante».
Sui prossimi passi: «Il 16 giugno si terrà l’istruttoria pubblica, a disposizione c’è uno schema di delibera già ben attrezzata sulla base dell’approfondimento tecnico degli uffici su cui lavorare. Il 26 giugno, col passaggio in Consiglio, termineranno tutte le espressioni che la città poteva dare sul tema. Chiuderemo il percorso, mettendo il punto sulle due questioni, ovvero la deroga ai limiti di altezza e la valutazione ambientale, sulle quali il Consiglio è chiamato a esprimersi».
Fiordelmondo dice: «I no al progetto del Comune sono tutti stati chiari e sostanziati da delibere di Consiglio e espressioni politiche di vario genere. Che poi ci sia chi ancora ha tempo, modo e voglia di strumentalizzare, non mi stupisce. La manifestazione del 14 giugno? Mi aspetto grande partecipazione e che anche questo voto possa aiutare in tale senso. Una manifestazione pacifica e ulteriore strumento in una direzione che è univoca. È il momento della sintesi. Dove sarò? In mezzo a tutti gli altri. Non in testa, perché nell’invito mi è stato chiesto di non stare in testa e credo anche giustamente, dato che si tratta di una manifestazione organizzata da forze popolari della città. Davanti starà chi l’ha organizzata, io starò tra gli altri da cittadino che ha il privilegio di essere sindaco, quindi in duplice veste».