JESI – “Archeoplastica. Storie di scarti e riusi di civiltà” va in tour: la mostra che affianca, a seconda dei punti di vista, rifiuti di ieri e di oggi o reperti archeologici di oggi e del futuro, apre i battenti da domani 9 maggio al 31 agosto a Morro d’Alba e poi sarà in seguito a Serra San Quirico (1-30 giugno), Sassoferrato (21 giugno- 20 luglio) e anche oltralpe, dove in autunno rinsalderà il gemellaggio tra Jesi e la francese Mayenne.

La mostra propone una riflessione su un uso consapevole della plastica: attraverso accostamenti dei rifiuti in plastica raccolti sulle spiagge italiane con opere d’arte, reperti archeologici e oggetti di design, viene posta l’attenzione sulle proprietà estetiche e funzionali di questo materiale che, però, pone anche un grande problema dal punto di vista ambientale.
Archeoplastica era stata in mostra a Jesi l’estate scorsa e ora la sua “esportazione” in Vallesina e oltre confine è stata presentata in Comune dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo e dagli assessori alla cultura Luca Brecciaroli e all’ambiente Alessandro Tesei, dalla sindaca di Serra San Quirico Debora Pellacchia, l’assessora di Morro d’Alba Alessandra Boldreghini, Elisabetta Ubertini per Ata Rifiui, Simona Cardinali dei Musei Civici di Jesi e, collegati a distanza, Mathieu Grandet da Mayenne, Alessandra Romagnoli della Techpol di Morro d’Alba sponsor e poi Enzo Suma, ideatore nel 2008 del progetto Archeoplastica.
Spiega Suma: «Il progetto è nato in maniera spontanea, dagli oggetti rinvenuti sulle spiagge. Su tutte quelle italiane, chi più o chi meno a seconda delle correnti, se ne spiaggiano in gran quantità. Il primo che ho raccolto era uno spruzza spray abbronzante: iniziai a studiarlo, risaliva agli anni ’60. La plastica racconta l’evoluzione degli ultimi decenni prodotti e metterla in mostra consente di riflettere a partire dall’arte, in maniera leggera, su sostenibilità, rifiuti e consumi e sul paradosso stesso della plastica: materiale di lunghissima durata, con oggetti che hanno già 60 anni, e però dal breve utilizzo usa e getta».