ANCONA – Assalto ai parcheggi di Palombina: già nelle prime ore del mattino scatta il Gran Premio della spiaggia e col trascorrere delle ore si allunga la fila indiana già dal centro commerciale di Collemarino, un’auto dopo l’altra, pronte alla conquista dell’agognato parcheggio. Il sovrappasso di legno si allunga verso il mare come un trampolino di lancio verso l’eldorado degli ombrelloni, mentre il termometro schizza alle stelle e trasforma l’ultimo e torrido weekend di giugno in una vera e propria migrazione verso il mare. Una corsa per trovare il posto auto gratis il più vicino possibile al lido dorico. Un rituale che fa alzare dal letto all’alba tanti aspiranti bagnanti, pronti a tutto pur di assicurarsi quei pochi metri quadrati di asfalto benedetto. Così il Comune di Ancona ha deciso di giocare la carta delle strisce blu: cento nuovi posti a pagamento per mettere ordine nel Far West dei parcheggi estivi di accesso alla spiaggia dorica. La mappa del tesoro è tracciata: via Flaminia dal civico 357 fino al confine con Falconara, via Costantini per intero e il finale di via Mercantini dal 18 fino a via Panzini. Sessanta centesimi all’ora, praticamente noccioline se si pensa che il privato all’angolo Flaminia-Costantini costa cinque euro per mezza giornata e dieci per quella intera.

Dall’altra parte della Flaminia, dove le strisce bianche brillano ancora come oro colato, intanto scoppia la corsa all’ultimo sangue. Alle sette del mattino già si vedono le prime auto arrivare ad accaparrarsi i posti, quelli più richiesti, perché gratuiti. E i residenti? Adesso devono pure pagare il permesso per parcheggiare sotto casa loro, anche se il costo è più che accessibile, undici euro per quattro mesi, roba da ridere rispetto ai trentatré che sborsano gli altri anconetani per un anno intero. Il problema? Nessuna garanzia di trovare posto, soprattutto nel weekend quando il parcheggio a Palombina e vie limitrofe diventa una giungla dove vince chi arriva primo. La protesta degli abitanti di Palombina e Collemarino cresce, considerando anche che già durante l’estate devono sopportare l’invasione di automobilisti in cerca di alternative ai parcheggi più vicini alle spiagge, che appunto risultano esauriti nelle prime ore del mattino.
Nel frattempo, Ancona Servizi ha completato l’installazione della segnaletica e dei parcometri, promuovendo come sistema di pagamento preferenziale l’applicazione per smartphone MooneyGo. Ma si può sempre pagare anche con le monete. Quello che il Comune definisce un progetto pilota ha già diviso l’opinione pubblica, creando un acceso dibattito tra i residenti della zona e i numerosi frequentatori della spiaggia al confine con Falconara, trasformando una misura pensata per razionalizzare la sosta estiva in una questione che promette di animare le discussioni per tutta la stagione balneare. «Giusto pagare i parcheggi, ogni Comune deve farlo nelle zone vicino alle spiagge», dice una frequentatrice di Palombina, «Anche a Falconara ci sono le strisce blu, prima i falconaresi facevano trecento metri in più per parcheggiare gratis nella zona anconetana, almeno adesso il trattamento è uguale per tutti», racconta un altro. Ma le opinioni sono contrastanti: «Io non voglio pagare, anche perché resto tutta la giornata – spiega un’altra bagnante pronta a varcare il sovrappasso –, così nel weekend sono costretta a parcheggiare lontano e a fare chilometri per arrivare in spiaggia, sfinita. Lì, almeno, mi riposo sul lettino».