Ancona, truffe agli anziani: la prevenzione passa dalla farmacia
Ancona-Osimo

Ancona, truffe agli anziani: stavolta la prevenzione passa dalla farmacia

Iniziativa pilota sulla provincia di Ancona in collaborazione tra questura e farmacie. Saranno distribuite e spiegate ventimila brochure

La conferenza di presentazione dell'iniziativa, stamattina in questura

ANCONA – Presentato stamattina 26 giugno in questura ad Ancona un progetto di divulgazione contro le truffe agli anziani, iniziativa in collaborazione con la Polizia di Stato, Federfarma della provincia di Ancona e l’ordine dei farmacisti. Ventimila brochure con avvisi e indicazioni rivolti agli anziani saranno distribuiti in 140 farmacie della provincia a cominciare dalla prossima settimana, brochure che spiegano chiaramente agli anziani come agiscono i malfattori, cosa fare, come contattare le forze dell’ordine, come difendersi coinvolgendo figli ma anche vicini di casa. L’iniziativa segue quella di pochi mesi fa messa in campo dal Comune di Ancona e dalla questura, che aveva permesso di raggiungere i 2500 circa ultra 85enni della città. Ora lo scopo è quello di informare e sensibilizzare tutti quelli della provincia, per prevenire quelle truffe che specie nei mesi estivi diventano sempre più frequenti e che spesso gli anziani non denunciano, per vergogna. “Più sicuri insieme” recita la campagna, che è un progetto pilota che sarà diffuso anche a livello nazionale. I farmacisti non si limiteranno a distribuire la brochure nei sacchetti destinati ai farmaci, ma in qualità di persone di fiducia, spesso tra le poche rimaste nei piccoli centri dell’entroterra, forniranno anche spiegazioni e consigli agli anziani che si presenteranno per acquistare farmaci.

Il messaggio della brochure che sarà distribuita in farmacia

L’iniziativa è stata presentata stamattina dal questore Cesare Capocasa, insieme a Francesco Mannucci, presidente ordine farmacisti provincia di Ancona, e a Cecilia Possenti, presidente Federfarma Ancona, il sindacato provinciale che raccoglie tutte le farmacie aderenti del territorio anconetano. «Presentiamo un’iniziativa sulle truffe agli anziani, per capire come fronteggiarle in modo sempre più efficace – ha detto Capocasa –. Se ne parlava già 37 anni fa, quando sono entrato in polizia, oggi anche di più, i dati sono in crescita. Le modalità cambiano ma c’è un dato incontrovertibile: l’attività repressiva non è sufficiente, così come non lo è riguardo ad azioni di cui sono vittime i soggetti più deboli, anziani, donne, giovanissimi, pensiamo alla violenza di genere, al bullismo, tre fenomeni che non rappresentano più emergenza civile e sociale, ma che sono fenomeni strutturali che vanno affrontati con attività di sistema, tutti i soggetti, istituzionali e non, devono unirsi in collaborazione. Questo partenariato va proprio in tale direzione, cerchiamo di arginare il fenomeno delle truffe agli anziani, ma le forze di polizia da sole non bastano, siamo consapevoli che dobbiamo lavorare quotidianamente per informare, sensibilizzare e prevenire. Anche nel momento in cui denunciamo l’autore, l’anziano è già stato colpito. Dobbiamo anticipare la nostra attività di controllo di questo fenomeno, arrivare prima, educare l’anziano, sensibilizzarlo, per evitare che la truffa si concretizzi. Dobbiamo rendere difficile la vita a questi delinquenti. Diffondere in maniera sistematica questa cultura della prevenzione. Serve una rivoluzione culturale».

«Come presidente dei titolari di farmacie della provincia questo da parte delle istituzioni è un riconoscimento che rappresenta un valore enorme – ha aggiunto Cecilia Possenti –. Fare parte di un sistema che si prende cura della persona, specie degli anziani, rappresenta qualcosa di importantissimo, siamo un presidio sempre aperto, lo abbiamo dimostrato a partire dal Covid, siamo sempre disponibili con i cittadini per affrontare i loro problemi. Saremo parte attiva in questa campagna. La persona anziana in certi momenti perde fiducia e il fatto di avere una persona di riferimento, in farmacia, per lei è importantissimo». «Con noi gli anziani si aprono, parlano di qualcosa di intimo che è la salute – ha detto quindi Francesco Mannucci – e con quella ci confidano tutto, hanno fiducia piena nel nostro ruolo e sono convinto che specie nei luoghi più lontani, dove non ci sono più le Poste o le forze di polizia, possiamo essere un punto di riferimento indispensabile per questa campagna».

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